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Le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) sono infezioni che i pazienti contraggono in ospedale, come conseguenza del ricovero o di una procedura medica. Oltre la metà di queste infezioni è prevenibile implementando misure basate sull’evidenza. Un’adeguata igiene delle mani, l’isolamento dei pazienti con malattie trasmissibili, la formazione degli operatori sanitari, procedure di sanificazione e monitoraggio ambientale e altri interventi specifici.
Il Centro Europeo per il Controllo delle Infezioni (ECDC) evidenzia come il mancato rispetto delle misure di prevenzione e controllo e il consumo inappropriato di antibiotici contribuiscano alla diffusione delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA). L’assunzione inappropriata degli antibiotici ha portato alla pericolosa diffusione dell’antibiotico-resistenza con la conseguente maggiore gravità delle infezioni contratte dai pazienti ospedalizzati.
Le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) sono oggetto di studio da oltre trent’anni ma solo negli ultimi si è preso diffusamente coscienza che costituiscono una minaccia concreta alla Salute pubblica, tanto da essere definite, da più autori, la pandemia silente, l’altra pandemia, un’emergenza sanitaria globale.
Infezioni Correlate – La pandemia da COVID-19
La pandemia da COVID-19 e altre recenti epidemie hanno evidenziato quanto le strutture sanitarie possono contribuire alla diffusione di infezioni, a danno di pazienti, operatori sanitari e visitatori, se scarsa attenzione è rivolta alla prevenzione e al controllo delle infezioni. L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) mostra che l’esecuzione di buone pratiche, a partire dall’igiene delle mani, può prevenire fino al 70% di queste infezioni.
Oggi, su 100 pazienti negli ospedali per acuti, sette pazienti nei paesi ad alto reddito e 15 pazienti nei paesi a basso e medio reddito contrarranno almeno un’infezione correlata all’assistenza sanitaria (ICA) durante la degenza ospedaliera.
Particolarmente a rischio sono i pazienti in terapia intensiva e i neonati. Il rapporto dell’OMS rivela che circa un caso su quattro di sepsi trattata in ospedale e quasi la metà di tutti i casi di sepsi con disfunzione d’organo trattati nelle unità di terapia intensiva per adulti sono correlati all’assistenza sanitaria.
Il rapporto dell’OMS fornisce la prima analisi a livello globale sull’implementazione di programmi di prevenzione e controllo. Oltre a evidenziare i danni ai pazienti e agli operatori sanitari causati dalle ICA e dalla resistenza antimicrobica, il rapporto affronta anche l’impatto e l’efficacia in termini di costi dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni e le strategie e le risorse a disposizione dei Paesi per migliorarli.
L’impatto delle Infezioni Correlate all’Assistenza e della Resistenza agli Antimicrobici (AMR) sulla vita delle persone è incalcolabile. Ogni anno muore oltre il 24% dei pazienti affetti da sepsi correlata all’assistenza e il 52,3% di quelli trattati in un’unità di terapia intensiva. I decessi aumentano da due a tre volte quando le infezioni sono resistenti agli antimicrobici.
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